venerdì 2 agosto 2013

Una notte da leoni

San Severo, esterno di un bar. Adesso.
"Quando compirà 18 anni mio figlio gli dovrò spiegare che la bottiglia di Brunello di Montalcino comprata il giorno in cui è nato e che dovevamo stappare al suo compleanno l'ho aperta il giorno che condannarono Berlusconi. Vabbè sicuramente mi capirà, sicuramente mi dirà "Pà, hai fatto bene, Quand c vò, c vò!". E se invece mi viene fuori uno dell'Esercito di Sivio? Ma no, che vado a pensare. Sicuramente lo ucciderei prima."
 

San Severo, appartamento di T. Due ore prima.
Oh cristo che mal di testa!
Che cazzo è successo ieri sera? Visto il saporaccio in bocca e la puzza che c'è in questa stanza mi sa che ho passato la notte a bere come un 5000 a benzina.
Già, ma perché? Non che ci voglia per forza un motivo ma di solito se mi combino così è perché festeggio per qualcosa. Mah, mi verrà in mente. Basterà ricostruire gli eventi.
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Cazzo, sto messo proprio male. Mi sa che dovrò guardare un po' più in dietro. Magari masticando un'aspirina.

Processo Mediaset in Cassazione il 30 luglio. Questa estate non sarà così male non andare in vacanza.

(Il 30 luglio potremmo toglierci dalle palle Berlusconi per sempre. E poi c'è anche la Cassazione.)

Bondi: "Siamo pronti per la resistenza". Magari andaste davvero sui monti.

Processo Mediaset, il Pdl blocca il Parlamento: "Sospesi i lavori per un giorno". Finalmente possono smetterla di far finta.

"O si sospendono i lavori o cade il governo" hanno fatto sapere dal PdL portandosi via il pallone.

Martella, vicecapogruppo PD di Montecitorio: "Non abbiamo detto sì al blocco dei lavori d’Aula". Sono andati a fare l'aperitivo lungo.

Epifani: “Chiedere la sospensione è irresponsabile e inaccettabile”. Ma a quanto pare votargliela è un atto d'amore.


Maroni: "Sono convinto che chiudere il Parlamento in queste condizioni sia un vulnus alla democrazia". Ictus, Robè, ictus.

Processo Mediaset, il Parlamento si ferma. Provato a vedere se è il carburatore?


È vero, c'era la cassazione il 30 luglio! Ma oggi è 2 agosto. E se sto così per i festeggiamenti vuol dire che gli hanno dato l'ergastolo. O magari gli hanno tagliato l'uccello. No, un momento. Non è possibile. Torniamo indietro, cerchiamo di ricordare cosa è successo.
Ah, ecco ora ricordo. La sentenza è stata rinviata più volte. Tanto per infierire.

C'è grande attesa per la sentenza della Cassazione nel processo Mediaset. E trovare una bottiglia di spumante è diventata un'impresa.

Dal Pdl fanno sapere che "una condanna equivarrebbe ad un attacco alla democrazia". E un'assoluzione alla sua morte.

I fan di Berlusconi fuori dal tribunale: "Se lo condannano si ferma l'Italia". Per festeggiare.


Santanchè: "10 milioni di italiani non resteranno in silenzio". Mentre altri 30 milioni schizzano spumante dappertutto.

Santanché: "Domani potrebbe essere l'ultimo giorno della democrazia". Speriamo di quella che avete in mente voi.

Berlusconi: "Voglio vicini solo i miei figli". Così magari prendono loro.


La sentenza Mediaset attesa per il 30 potrebbe arrivare tra il primo e il due. Toccherà abbassare la temperatura del frigo.

Certo, l'attesa. Ora i ricordi si fanno via via più nitidi. Chiaramente l'hangover non sta sparendo ma almeno riesco a ricostruire piano piano gli ultimi giorni. Ma che cazzo mi sono bevuto per ridurmi così?
E soprattutto perché? Riesco a ricordare i giorni dei rinvii, più o meno.

Mediaset, l'accusa: "Berlusconi ideatore della frode". Questo è il caso in cui si cerca di dare al colpa a qualcun altro, essersi circondati di troie alla fine non ha pagato.

(Il processo Mediaset che tiene in fibrillazione il clima politico. Quando finirà potremo finalmente togliere la spina.)

In attesa della sentenza Mediaset, il Pdl fa quadrato attorno a Berlusconi. Ma la puzza si sente lo stesso.

Berlusconi ha garantito più volte che non farà la stessa fine di Craxi. Ma solo perché non ci sono rimaste neanche le monetine da tirargli.

Stefania Craxi: "Giustizia politica, mio padre avvertì Berlusconi". Di farsi amici in posti caldi ed esotici, tipo la Tunisia.


Un attimo. Ma magari non è stato per la sentenza Mediaset. Magari era il compleanno di qualcuno, una laurea, un addio al celibato, una cosa qualsiasi. Faccio un paio di telefonate agli amici, sicuramente mi aiuteranno a capire.
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Tre telefoni staccati e due vaffanculo. Non mi è stato d'aiuto ma ho capito che ho fatto più schifo di quanto credessi. Vabbè, alziamoci dal letto e facciamoci un bagno nel caffè. Magari mi torna in mente qualcos'altro.

Ieri, l'attesa della sentenza di ieri. L'unica cosa che mi sembra di ricordare. La lunghissima attesa della corte di cassazione. Sembrava non voler più uscire.

Giudici riuniti dalle 12, sentenza attesa nel tardo pomeriggio. Quando lo Spritz viene quasi naturale.

(Se confermano la condanna, saremo liberi di dire che Berlusconi è un delinquente. In caso contrario dovremo continuare a sussurrarlo.)

Ore 16.15, La Santanchè: "Credo che neanche Al Capone abbia avuto 34 processi". E neanche un partito.

Ore 17.32, "Ci siamo quasi" ha detto Mentana aggiungendo poi per sms alla moglie "Cala la pasta".

Sono state contate 74 testate in Cassazione. Ma niente, il Palazzo di Giustizia è ancora in piedi.

Ore 18.20, Ormai siamo agli sgoccioli. No, non parlavo della sentenza Mediaset ma della nostra democrazia.
 

6 ore di camera di consiglio ed ancora nessuna sentenza, non è un buon auspicio. A meno che lì non ci sia l'aria condizionata.

Sentenza Mediaset, alle 19.30 la lettura del verdetto. Speriamo che sia un'happy hour.

A pochi minuti dalla lettura della sentenza Mediaset si aprono parecchi nuovi scenari. In nessuno dei quali noi ne usciamo bene.


E poi? Poi che cazzo è successo? Possibile che non mi ricordi se l'hanno condannato o no.
Porcatroia! Accendo il computer e vediamo.


Sì. Sì, cazzo! Allora è successo davvero!
Ora mi ricordo TUTTO!

Sentenza Mediaset, Berlusconi condannato. Scusate, mi devo abituare all'idea, intanto vado a farmi un altro zabaione che ho le gambe molli.

(É indecente che in un Paese normale ci sia gente che festeggia una condanna. Ora scusatemi è arrivata la limousine.)

Per Berlusconi condanna confermata e annullamento con rinvio solo per l'interdizione. Sei venuto anche tu su "Confermata"?

Berlusconi condannato anche in cassazione. Ora potrebbe essere davvero il Presidente di tutti.

Condannato ma non interdetto, soddisfazione solo parziale. Come un'erezione di Bossi.

(Berlusconi ha saputo della sentenza da Palazzo Grazioli. Stanotte si scoperà per dimenticare.)


L'esercito di Silvio non capisce la sentenza ed esulta, poi il gelo. In quei momenti non riesci a far altro che pensare "Ma mi pagheranno lo stesso?".

Ero così convinto che Berlusconi l'avrebbe sfangata anche questa volta che la prima cassa di birre l'ho dovuta bere ancora calda.

(Ok, l'hanno condannato anche in cassazione ma mi raccomando ora non perdiamo la testa. Ogni tre cicchetti ci vuole una birra.)

"Aspettiamo fiduciosi il quarto grado" - Gelmini

Uno aspetta così tanto questo momento che poi quando arriva gli tocca bere del vino così invecchiato che era buono per condire l'insalata.

Qualcuno ha visto Travaglio davanti ad un centro per l'impiego.

Con la sentenza Mediaset crolla il mito dell'impunità di Berlusconi. Non era meglio far cadere quello della sua longevità?

Berlusconi condannato a 4 anni. Praticamente uno per ogni 5 anni della nostra.

La Biancofiore rimette il mandato. Stasera nel festeggiare esagerano proprio tutti.

"La sentenza va rispettata, eseguita e applicata" ha dichiarato Epifani durante la preparazione di un nodo scorsoio.

Non ha tardato ad arrivare anche la reazione di Vendola. Non ho capito cosa ha detto ma era coperto dalla propria erezione.

Pochi minuti prima del verdetto un carabiniere in attesa accenna due passi di danza stile Village People. C'era da aspettarsi l'inculata.


Dopo il verdetto Berlusconi rischia di perdere il titolo di Cavaliere. Quindi lo stalliere non gli servirà più.

La lettura della sentenza, il senso di giustizia, di vittoria, le grida, i festeggiamenti, i brindisi, i trenini.
E poi una brutta immagine si fa strada tra  i ricordi. Un videomessaggio. No, ma sarà il ricordo di quello anni '90. Aspè, controllo su YouTube.
Ohcristosanto! L'ha fatto davvero, ha mandato agli italiani un videomessaggio. E non certo per scusarsi, perddio.



Videomessaggio di Berlusconi: "Questo è il Paese che amavo".

Il videomessaggio di Berlusconi sarebbe stato perfetto se alla fine lo avessero prelevato i carabinieri.

Berlusconi: "Dal male deve uscire il bene". Sulla tua tomba cresceranno fiori bellissimi.

Berlusconi: "Sono sicuro di aver rappresentato l'Italia nel mondo". Come ha fatto Al Capone.

Berlusconi: "Io sono qui e continuerò la mia battaglia con voi anche se in questo Paese è difficile vivere". Ma no, da ieri la situazione è molto migliorata.

Berlusconi condannato a quattro anni “Io resto in campo e torna Forza Italia”. Quindi alla fine la condanna ce la siamo beccata noi, di nuovo.


E ricordo di esser sceso e di aver festeggiato alla grande. Campari & prosecco, vino, birra, cicchetti, negroni, whiskey, tequila, spumante, vodka e chissà cos'altro.
E ora le reazioni di tutto il mondo mi riportano con i piedi per terra. Ora la sentenza stessa mi riporta tristemente alla realtà.

Molti sono state le reazioni alla notizia della condanna. Addirittura ieri sera c'era gente che non festeggiava.

Il sito del Milan: "Presidente, siamo con te". Hanno comprato Mauri?

Daniela Santanchè:"I dieci milioni di italiani che hanno votato Berlusconi costituiscono il suo patrimonio". E la prova della frode.

Il Pd prende posizione sulla sentenza Mediaset. Ma sembrarebbe la solita pecorina.

La sentenza di condanna a Berlusconi è un fatto così eclatante che ha ricominciato a parlare addirittura Bersani.

Santanchè: "Ferire Berlusconi vuol dire allungargli la vita". Allora i pompini fateglieli con più dolcezza.

"Abbiate le palle di mettere Berlusconi in galera" ha detto la Santanchè masticando lo scroto di un carabiniere.

Santanchè: "Oggi mi vergogno di essere italiana". Benvenuta nel mio 1994.

"La condanna di Berlusconi è come la caduta del muro di Berlino" ha detto Grillo vestito da muratore.

Gianni Alemanno: La condanna di Berlusconi è per noi la prova più dura di questi ultimi 20 anni". Se non contiamo gli ultimi 5 anni dei romani.

Crimi: "Berlusconi è un condannato, adesso non ci sono più dubbi, non si venga più a dire che non è condannato". Non gli si può nascondere davvero nulla.


Condanna a 4 anni di cui tre coperti dall'indulto e il restante da scontare ai domiciliari in una delle sue tante ville. O al massimo lo passerà a fare "servizio civile". A farsi foto con tossici e troie come ad un qualsiasi congresso del Pdl. L'interdizione dai pubblici uffici rinviata in appello per ridefinirne i termini. E magari scatta la prescrizione o ce ne dimentichiamo che tanto l'anno prossimo ci sono i Mondiali, hai visto mai.
Ma allora io che cazzo sono sceso a fare a festeggiare?
Perché ridurmi così? Quante cellule epatiche, quanti neuroni, quanto alcol. Sprecati, persi per sempre come una pisciata nell'Adriatico.
Cazzo, ora tra le malefatte da imputare a Berlusconi ci sono anche i postumi di 30 milioni di italiani.
Non abbiamo vinto. Non c'è nulla da festeggiare.
Scendo a bere che è meglio.